AmCham pubblica una guida per le aziende italiane che investono negli USA
L’American Chamber of Commerce in Italy (AmCham) ha pubblicato una guida per le aziende italiane interessate ad espandere la propria presenza e produzione negli Stati Uniti.
From Trade to M&A: a Transatlantic How-To Guide è pensata per aiutare le aziende italiane a familiarizzare con la terminologia e gli strumenti necessari per lo sviluppo sul territorio statunitense.
Gli Stati Uniti sono un mercato che offre importanti opportunità di investimento. Nel 2020 hanno raccolto 3,6 trilioni di dollari di investimenti azionari europei, un aumento del 2,8% rispetto ai 3,5 trilioni di dollari del 2019. Restano il paese leader per gli investimenti diretti esteri, grazie anche a un sistema politico che prevede pacchetti di incentivi per le aziende europee che vogliono espandersi sul territorio.
Prima di entrare nel mercato statunitense è importante che le aziende siano a conoscenza delle principali differenze tra i due ordinamenti economici e giuridici, nonché di alcuni aspetti pratici di fondamentale importanza. La guida è un vademecum che permette alle aziende interessate di iniziare e familiarizzare con la terminologia e gli strumenti necessari per lo sviluppo sul territorio statunitense.
La guida è composta da due parti. La prima descrive il contesto del mercato statunitense, le modalità di ingresso negli USA e il supporto che AmCham può offrire alle aziende nei loro progetti di internazionalizzazione. La seconda parte, che contiene due appendici, illustra l’iter da seguire per entrare negli USA e gli step tecnici necessari.
In primis, un’azienda italiana che vuole sbarcare negli USA deve valutare le alternative disponibili e selezionare la più appropriata alle proprie esigenze: distribuzione, joint venture, greenfield e M&A.
La creazione di una rete di distribuzione può avvenire attraverso la vendita diretta a consumatori locali, l’ingaggio di un agente commerciale oppure il ricorso, attraverso diverse possibili opzioni contrattuali, ad un distributore locale. Nel rispetto delle regolamentazioni statunitensi, è fondamentale che i prodotti da importare siano conformi con le Import Rejection Laws e le barriere commerciali in vigore.
Le joint venture (“JV”) tra soggetti italiani e statunitensi rappresentano un altro strumento molto utilizzato. Tra i principali vantaggi economici troviamo la divisione di costi e rischi tra le parti, l’accesso a risorse finanziarie, a nuove tecnologie e ai clienti attraverso il partner americano, nonché a una nuova porzione del mercato o a know-how in una nuova area di business. Tuttavia, è un’operazione che richiede particolare attenzione nel wording degli accordi, per evitare problemi con il partner.
Una ulteriore modalità di ingresso nel mercato statunitense è rappresentata dagli investimenti cosiddetti greenfield, ossia l’apertura di un nuovo stabilimento produttivo sul suolo statunitense attraverso un investimento diretto, mediante la creazione ex novo di un’attività sul territorio. Gli investimenti greenfield rappresentano un’opportunità interessante in quanto beneficiano di specifici incentivi pubblici, anche se sono un’operazione indubbiamente complessa e che richiede maggiori investimenti economici.
Infine, uno degli strumenti più utilizzati dalle società estere che intendono investire negli USA è costituito dalle fusioni o acquisizioni con o di società americane. È una strada che le aziende italiane scelgono molto spesso, piuttosto che puntare alla crescita diretta nel mercato americano.
Gli obiettivi perseguiti da un’impresa che intende acquisire un’azienda negli Stati Uniti possono variare da acquisizioni strategiche che mirano a sfruttare le sinergie tra l’azienda acquirente e il target, ad acquisizioni come mezzo per entrare nel mercato statunitense, attraverso il controllo di una società già avviata e con una struttura commerciale predisposta per le realtà del mercato locale.
La corretta scelta del promotore finanziario è un passaggio fondamentale per il successo di operazioni di questo tipo. Per poter effettuare operazioni di M&A negli USA, i promotori finanziari devono essere in possesso di alcune specifiche autorizzazioni, rilasciate dagli enti locali competenti, afferma la guida AmCham. Di fondamentale importanza è anche lo svolgimento di un’adeguata analisi della struttura commerciale, giuridica e fiscale dell’operazione di acquisto o fusione.