Cyber risk: è il momento di prenderlo davvero sul serio

A metà giugno verrà avviato il primo test sui livelli di sicurezza di reti, sistemi informativi e servizi IT all’interno di circa 100 imprese nei settori critici dell’economia italiana.

L’operazione rientra nell’iniziativa National Cyber ​​Security Perimeter, definita con Decreto n. 105 del 2019, e fa parte di un più ampio impegno italiano ed europeo volto a rafforzare la difesa dell’economia e delle infrastrutture critiche dagli attacchi informatici.

La prima fase del test è focalizzata su aziende e settori che rappresentano componenti essenziali dell’economia e delle infrastrutture nazionali. Si prevede, tuttavia, che una volta effettuato questo primo test fornirà un benchmark e verrà poi esteso anche ad altre aree dell’economia italiana.

E’ un passo importante e assolutamente necessario per l’Italia e l’Europa intera, poiché i governi si sono finalmente resi conto del fatto che il rapido passaggio a un’economia basata sul web avvenuto negli ultimi 20 anni circa ha portato con sé enormi rischi che in realtà non sono stati affrontati, al di fuori del settore dei servizi finanziari e bancari in particolare.

Il recente crollo della capacità di assunzione del mercato per i rischi cyber come parte del più ampio momento di hard market, unito alla presa di coscienza da parte del settore assicurativo del fatto che si tratta di un rischio sistemico potenzialmente molto più impattante di quanto inizialmente supposto, conferma ulteriormente quanto sia indispensabile iniziare ad agire concretamente.

Per questo è positivo che l’iniziativa italiana preveda alcune gravi sanzioni finanziarie e persino penali per le aziende coinvolte e, forse ancora più importante, per i loro fornitori. La possibilità di multe fino a 1,8 milioni di euro e una pena detentiva fino a tre anni per chiunque ostacoli o ometta di denunciare gli incidenti dovrebbe costituire un incentivo sufficiente a prendere la situazione sul serio.

Trovarsi ad affrontare una crisi cyber globale all’indomani del superamento di una terribile pandemia minerebbe seriamente la fiducia dei cittadini italiani, europei e del mondo intero nei confronti dei sistemi democratici. Un’eventualità decisamente da evitare.

Back to top button