Generali spinge le M&A nonostante il Covid-19

Generali continuerà il percorso di crescita previsto nel piano 2021 del CEO Philippe Donnet, con ulteriori 2,3 miliardi di euro da spendere in nuove acquisizioni, che si andranno ad aggiungere a quanto già speso (1,8 miliardi di euro). E’ quanto ha dichiarato la compagnia agli analisti durante il recente annuncio dei risultati annuali del gruppo. La scelta di investire ulteriormente nella crescita è arrivata in considerazione di una serie di discreti risultati annuali relativi al ramo corporate della compagnia (Generali Global Corporate & Commercial). L’utile netto di Generali è sceso del 34,7% lo scorso anno, passando da 2,67 miliardi del 2019 a 1,74 miliardi di euro. I risultati sono stati influenzati da un’operazione di gestione delle passività di 332 milioni di euro, un contributo al Fondo straordinario per il Covid-19 e 287 milioni di euro di svalutazioni degli investimenti, principalmente nella prima metà dell’anno. Tuttavia, il risultato d’esercizio del gruppo è aumentato dello 0,3% arrivando a 5,2 miliardi di euro, un risultato record per il secondo anno consecutivo. L’impatto del Covid-19 è stato stimato in 123 milioni di euro. Nel 2020 il ramo Danni è cresciuto del 19,4% arrivando a 2,46 miliardi di euro, mentre il Vita è calato del 16,1% a 2,63 miliardi di euro. Il combined ratio Danni di Generali è migliorato di 3,5 punti percentuali arrivando a 89,1%. I premi lordi contabilizzati a livello di gruppo sono aumentati dello 0,5% raggiungendo 70,7 miliardi di euro; quelli del ramo danni sono rimasti stabili a 22,15 miliardi nonostante l’impatto della pandemia.

Il piano strategico Generali 2021 era stato lanciato a novembre 2018 con l’ambizione di guidare il mercato assicurativo europeo per privati, professionisti e PMI attraverso la costruzione di una piattaforma di asset management globale e ricercando opportunità in mercati ad alto potenziale. Donnet, che ha assunto la carica di CEO nel marzo 2016, si è impegnato in un ambizioso piano di acquisizione come parte di questa strategia. L’operazione più recente è stata l’inglobamento del business greco di AXA, acquistato per 165 milioni di euro, che ha dato seguito all’acquisizione della seconda compagnia assicurativa non vita portoghese – Tranquilidade – la scorsa estate per 600 milioni di euro.

Durante la conference call gli analisti hanno chiesto se il piano originario sarebbe stato rivisto a causa dell’impatto della pandemia, ma Donnet ha confermato che rimarrà valido, pur con un’attenzione più selettiva sulle attività da compiere. “Al nostro Investor Day, lo scorso novembre, abbiamo confermato il nostro pieno impegno verso gli obiettivi del piano strategico triennale Generali 2021. Restiamo fiduciosi, e i risultati di oggi dimostrano che siamo sulla buona strada” ha affermato Donnet secondo un report Seeking Alpha. “Abbiamo investito, ridistribuito finora 1,8 miliardi di euro in alcune piccole e medie acquisizioni, la maggior parte delle quali possono dirsi concluse. L’ultima operazione è stata AXA in Grecia. E appena avremo chiuso l’accordo, inizieremo l’integrazione. In ogni caso, nonostante la grave crisi legata al Covid, in Portogallo siamo stati in grado di completare l’integrazione di Tranquilidade in circa nove mesi” ha continuato.

“Abbiamo sostanzialmente altri 2,3 miliardi di euro da ridistribuire secondo il piano Generali 2021. Continueremo ad operare seguendo il precetto di disciplina che ci ha fin qui guidati: senza la nostra disciplina probabilmente avremmo fatto più acquisizioni, ma l’abbiamo scelta come valore guida e continueremo a farlo” ha aggiunto. L’amministratore delegato di Generali ha affermato che le operazioni di M&A non sono un obiettivo fine a sé stesso, ma piuttosto un modo per creare valore per gli azionisti. “Questo è il motivo per cui ogni potenziale acquisizione deve essere analizzata e ponderata nei suoi pro e contro, per capire quale scelta è migliore in termine di creazione di valore per gli azionisti” ha concluso.

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