Le attività di M&A segnano livelli record

Le imprese sono protagoniste della ripresa globale del mercato M&A

L’attività di M&A a livello mondiale, dopo il calo del secondo trimestre 2020, ha recuperato e superato i livelli dell’anno precedente. Il volume delle operazioni nella prima metà del 2021 è aumentato del 30% rispetto alla prima metà del 2020, registrando un controvalore di circa 2,5 trilioni di dollari.

La ripresa del mercato M&A è stata evidente anche in Italia, che nel primo semestre di quest’anno ha registrato un aumento del 19% nel numero di operazioni, secondo i dati del “Global and Italian M&A Trends” della società di consulenza PwC.

Il controvalore delle operazioni di Merger & Acquisition a livello globale nel primo semestre è stato di circa 2,5 trilioni di dollari, un risultato record trainato soprattutto dal settore Tecnologia, Media e Telecomunicazioni (TMT), che ha registrato 7.600 operazioni a livello mondiale con un +46% per un valore di quasi 750 miliardi di dollari. In percentuale invece il comparto che ha registrato la crescita maggiore nel numero di operazioni è quello dell’Health Industries con un +50%.

Sono inoltre aumentate in modo significativo le operazioni cross border, che rappresentano circa il 40% del totale nel primo semestre 2021, contro una media storica degli ultimi 4 anni del 25%.

Le ragioni di questa tendenza sono da ricercare nella ripresa economica, stimolata dagli incentivi governativi, e nell’abbondante liquidità disponibile di fondi di Private Equity e SPAC. A questi oggi sono attribuibili il 38% delle operazioni di M&A (46% se si considera il valore assoluto) contro il 30% (34% in valore assoluto) del primo semestre 2020, quote che sono andate a discapito delle operazioni corporate.

In Italia, l’attività M&A nei primi 6 mesi di quest’anno ha confermato il trend di ripresa già iniziato alla fine del 2020, con una performance positiva a volume in tutti i settori (+19%) inclusi quelli maggiormente penalizzati dal Covid19 – come vedremo in seguito – quali il Consumer Markets e l’Industrial Manufacturing & Automotive. In due comparti (Financial Services e TMT) l’andamento in calo riflette alcune operazioni significative registrate nel primo semestre dello scorso anno, nello specifico la fusione tra gli istituti di credito Intesa Sanpaolo e UBI, l’acquisizione di Engineering (società IT e software) da parte della società di investimento Bain e l’investimento di Tim e Ardian in Inwit, società per azioni italiana che opera nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche.

Seppure in modo meno pronunciato rispetto ad altri Paesi, anche in Italia l’attività dei fondi di Private Equity è in rialzo a volumi rispetto al primo semestre 2020 (35% vs. 32%) mentre le operazioni cross border sono in deciso aumento (40% vs. 31%).

Anche il settore Consumer Markets ha iniziato un percorso di ripresa dopo il Covid19, con un numero di operazioni annunciate nei primi 6 mesi del 2021 superiore del 15% rispetto allo stesso periodo del 2019, ed in forte ripresa rispetto al 2020 (+35.3% a volume).

Le fusioni e acquisizioni nell’Industrial Manufacturing & Automotive aveva raggiunto un picco in termini di valore nella seconda metà del 2020, nonostante il numero di deal più basso dell’intero periodo in analisi. Durante la prima metà del 2021 il settore ha visto una ripresa verso il volume di operazioni pre-pandemia. Tutti i sotto-settori hanno visto un rimbalzo nei volumi e nei valori nella prima metà del 2021 vs 2020, con un calo a valore solo in Engineering & Construction.

Nel settore TMT l’attività M&A ha raggiunto un picco nella seconda metà del 2020, per poi ridiscendere. L’andamento altalenante del valore assoluto riflette la presenza di operazioni di dimensione molto significativa (come detto sopra) nel secondo e quarto trimestre 2020.

L’attività M&A nel settore Energy, Utilities & Resources ha visto una costante ripresa dal secondo quarte dello scorso anno, trainati dal comparto Power & Utilities che è stato il più dinamico, con il 57% del volume delle transazioni nel primo semestre 2021 ed il 74% del valore totale delle transazioni.

Il settore dei Financial Services ha sofferto un calo a metà del 2020 a cui è seguito un rimbalzo con oltre 60 operazioni e un valore totale superiore ai 10 miliardi di dollari dovuto a due operazioni annunciate dalla paytech Nexi, che ha incorporate le due competitor Sia e Nets.

Infine, l’attività M&A nel settore Health Industries è diminuita durante la prima metà del 2020 a causa della situazione pandemica, recuperando poi per salire a oltre 25 deals nell’ultimo quarter dell’anno, pur mantenendo un basso valore complessivo delle operazioni. Nel primo semestre 2021 si è invece registrato un aumento del valore delle transazioni, che riflette l’acquisizione tramite fusione dell’azienda biotecnologica Luminex da parte di Diasorin, multinazionale italiana dello stesso settore, e l’acquisizione di Arvelle Therapeutics, an emerging biopharmaceutical company focused on bringing innovative solutions to patients suffering from CNS disorders, da parte del colosso della farmaceutica Angelini.

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