Nel 2021 si sta registrando una crescita del valore e dei volumi del commercio globale, su cui pesano le difficolt\u00e0 di reperimento delle materie prime e dei trasporti. L\u2019Italia si pone in scia a questa crescita, con un aumento delle esportazioni in particolare nel settore della meccanica, tuttavia ci sono settore, come il tessile, in cui la ripresa \u00e8 ancora lenta.<\/p>\n
Secondo i dati forniti dalla compagnia di assicurazione del credito Euler Hermes, il commercio globale ha registrato nel primo trimestre del 2021 un netto miglioramento in termini di valore (+8,6%) e in termini di volume (+3,4%). Secondo lo studio, il trend dovrebbe continuare ad essere positivo fino alla fine del 2021, con una crescita dei volumi fino al 7,7% (contro il -8,0% del 2020) e un tasso di crescita in termini di valore del 15,9% (dopo aver segnato -9,9% del 2020). Previsioni positive anche per il 2022, quando la crescita del commercio globale segner\u00e0 un aumento del 6,2% dei volumi e del 8,4% sul valore.<\/p>\n
Euler Hermes afferma che le ragioni del rimbalzo economico globale non sono le stesse in tutti i paesi. A incidere in maniera maggiore sulla crescita del valore del commercio sono le materie prime (a cui attribuire il 50% dell’aumento del valore dei flussi commerciali), i costi delle spedizioni per la carenza di navi da trasporto (35%) e infine il rapporto tra domanda e offerta, che pesa quest\u2019anno solo per il 15% in considerazione delle scorte gestite dalle imprese per far fronte al rimbalzo della domanda locale.<\/p>\n
La corsa globale agli acquisti di \u201cmaterie prime\u201d sta sostenendo buona parte dei volumi commerciali a livello globale ed \u00e8 una delle ragioni dell\u2019aumento dei prezzi. A risentirne sono soprattutto le economie europee, mentre Usa e paesi asiatici sembrano trarre vantaggio dalla situazione.<\/p>\n
I costi di trasporto crescono in particolare per il settore navale, che registra una carenza di vettori e un aumento considerevole della percentuale di navigli che arrivano in ritardo (il 60-65% nel 2021 contro il 20% nel 2019): secondo Euler Hermes \u00e8 difficile che la situazione si normalizzi nel breve termine.<\/p>\n
In questo scenario globale l\u2019Italia registrer\u00e0 risultati positivi. Nel 2021 l\u2019esportazione di beni Made in Italy mostrer\u00e0, secondo le stime di Euler Hermes, una crescita in valore del 12,5% rispetto all\u2019anno precedente, con un incremento pari a 60 miliardi di euro, di cui la met\u00e0 relativi a beni destinati ai paesi dell\u2019Unione Europea.<\/p>\n
Tra i principali mercati di destinazione delle imprese italiane al primo posto c\u2019\u00e8 la Germania, con 7 miliardi di euro di \u201cexport addizionale\u201d, al secondo posto la Francia e gli Stati Uniti con un aumento di 6 miliardi.<\/p>\n
I settori che vedranno un incremento dell\u2019export sono soprattutto la meccanica (+10 miliardi di euro nel 2021 rispetto al 2020), la siderurgia (+5 miliardi di euro), l\u2019energia (+5 miliardi di euro) e il comparto agroalimentare (+4 miliardi di euro).<\/p>\n
I risultati positivi delle esportazioni italiane sono motivati dalla ripresa economica dei principali partner commerciali: secondo il Rapporto Export di Sace, soprattutto Usa e Germania ma anche Francia, Belgio, Svizzera, Polonia, Cina, Russia e Giappone.<\/p>\n
Riguardo ai settori, si mostrano molto attivi i settori della meccanica strumentale e dei macchinari di precisione, oltre alle forniture industriali legate al settore della siderurgia. Buoni risultati anche per l\u2019agroalimentare, soprattutto indirizzato verso Stati Uniti.<\/p>\n
Frena invece l\u2019automotive, in cui l\u2019Italia \u00e8 protagonista della filiera di subforniture di eccellenza. Molto inferiori al potenziale sono i tassi di tutta la manifattura tessile, che risente ancora della pandemia in tutta Europa, con i grandi marchi europei in difficolt\u00e0 per il calo dei consumi registrato nell\u2019ultimo biennio.<\/p>\n
Nel complesso, per Euler Hermes le previsioni per il 2022 confermano una crescita del commercio globale del 6,2% in termini di volume e dell\u2019 8,4% in termini di valore, mentre in Italia l\u2019incremento del valore atteso sar\u00e0 del 6,3%.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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